Albania, firmato l’accordo con le compagnie per la costruzione dell’aeroporto di Valona

Il 21 aprile è stato firmato un accordo con un consorzio del valore di 104 milioni di euro. Il consorzio gestirà l’aeroporto per un periodo di 35 anni.

Aeroporto Di Valona

Con la firma dell’accordo, l’Albania ha aperto la strada alla costruzione dell’Aeroporto di Valona, che nei prossimi 4 anni sarà il terzo aeroporto internazionale del Paese.

I vincitori per la sua costruzione sono tre società Mabetex Group, YDA Group e A2 SRL.

Durante la cerimonia, il primo ministro Edi Rama ha affermato che l’aeroporto di Valona consentirà voli transoceanici dove la pista sarà di oltre 3 km. Rama ha detto, tra le altre cose, di aver parlato con Behgjet Pacolli, l’uomo dietro la costruzione dell’aeroporto, per aprire l’Accademia di aviazione in Albania. Intanto il Primo Ministro ha detto che oltre all’inizio dei lavori all’aeroporto di Valona, si aprirà un concorso anche per l’aeroporto di Saranda.

“Finalmente, la costruzione di un’altra porta dal cielo per l’Albania, l’Aeroporto Internazionale di Valona, che sarà un altro nuovo motore dell’economia albanese per portarci oltre alla pandemia. Il tanto atteso contratto viene firmato dopo un lungo e insistente lavoro e verrà aperta una nuova porta per albanesi e turisti di tutto il mondo”, ha scritto Rama su Facebook.

Il premier ha dichiarato che con 4 porte che si aprono dal cielo, con gli aeroporti di Tirana, Valona, Kukës e Saranda, ma anche con i quattro porti, Shëngjin, Valona, Durazzo e Saranda, l’Albania avrà un grande boom economico.

Il valore dell’investimento di questo aeroporto sarà di 104 milioni di euro. Il terzo aeroporto del Paese sarà realizzato attraverso la pratica del Partenariato Pubblico Privato, con una durata della concessione di 35 anni.

Il consorzio vincitore del progetto realizzerà l’aeroporto con fondi propri, mentre lo Stato albanese si impegna a garantire il reddito minimo per i primi 10 anni di operatività. Se nei primi 10 anni l’utile dell’azienda sarà al di sotto del limite, la differenza nell’utile previsto sarebbe pagato dallo Stato, mentre nel caso in cui l’utile superi la previsione, sarà diviso a metà con lo Stato.

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