L’anfiteatro di Durazzo è stato costruito 19 secoli fa, e c’erano prove della sua esistenza anche prima della sua scoperta.
Una di queste era anche un’iscrizione ritrovata sulle mura del castello cittadino, che parlava dei combattimenti dei gladiatori nell’anfiteatro.
L’Anfiteatro di Durazzo fu scoperto nel 1966 dal collaboratore scientifico Vangjel Toçi, e lo stesso anno partirono decine di spedizioni scientifiche sia albanesi che stranieri. Gli scavi intensivi si concentrarono negli anni 1967-1970 causando il trasferimento di 55 famiglie e la demolizione di 33 abitazioni private per aprire la strada alla scoperta dell’antico edificio.

L’Anfiteatro di Durazzo, il più grande e importante, non solo in Albania, ma anche nei Balcani.
Ha particolari valori architettonici e artistici e può essere paragonato ai monumenti di questo periodo di Pompei e Capua in Italia. L’anfiteatro ha una forma ellittica con un diametro di 136 metri e un’altezza di circa 20 m. La scalinata per gli spettatori è rivestita di piastrelle bianche e poteva ospitare 16-20.000 persone, mentre i combattimenti dei gladiatori si svolgevano nell’arena.
Questo anfiteatro ha un’architettura romana e la sua costruzione si trova nel centro della città a 350 m dal mare. La sua costruzione inizia su un’area piana a 5,5 m sul livello del mare, mentre 2/3 poggia sulla collina. La scoperta dell’anfiteatro coincide con altri dei 30 ritrovamenti di anfiteatri del mondo antico scoperti da Roma a Budapest e Lione.
Dopo gli anni ’90 una serie di progetti mirano a realizzare la piena scoperta dell’edificio con la collaborazione con l’Università degli Studi di Parma che dovrebbe finalmente portare alla luce l’intera area dell’Anfiteatro.