Nord Albania: vi racconto il mio viaggio

Frammenti di viaggio di Ornella Pastorino

Fiume Shala Nord Albania

Questo posto è magico. Davvero. Ci si arriva dopo un viaggio di circa un’ora e mezza partendo da Scutari, nel nostro caso dal Camping Legjenda.

Sì, ci sono escursioni organizzate dal campeggio e no, non andateci in Camper a meno che non vogliate dire addio per sempre alle sospensioni e mettere a dura prova i vostri rapporti interpersonali con l’autista…

Ci arriviamo con un minivan, il cui autista dribbla con maestria capre, cani randagi, mucche, cavalli. Nonché i suoi colleghi che incrocia lungo il percorso 🤭.

Arrivati al piccolo porticciolo lacustre a Koman, ci imbarchiamo su di un mezzo galleggiante coloratissimo e molto spartano battente bandiera albanese. Qui sono nazionalisti, le bandiere sventolano orgogliose in ogni dove!

Il viaggio è spettacolare ed il lago ha dei colori più marini che fluviali ma siamo in mezzo a quelle che chiamano Alpi albanesi e sopra le nostre teste volano falchi, non gabbiani. Qui d’inverno nevica copiosamente e dev’essere bellissimo!

Ad un certo punto la barca viene tirata in secca. Stanno pulendo la diga, c’è poca acqua e non si può risalire il fiume Shala. Ci dicono che si prosegue a piedi 😳!

Dopo un attimo di sconforto iniziale ci incamminiamo, zaini sopra la testa acqua che in alcuni punti arriva ad altezza vita… portate scarpette di gomma e costume!

Dopo un po’ non abbiamo più la percezione degli arti inferiori. L’acqua ha una temperatura di circa 10 Gradi…

Ma non ci facciamo caso. Il suo colore intorno a noi varia dal verde all’azzurro ed al blu continuamente e le montagne intorno sono ricoperte da una vegetazione fittissima e rigogliosa. Una vera meraviglia della natura!

Arriviamo quindi alla Guest House che ci aspetta per pranzo. La Eco Bee Guesthouse. Un ostello. Si può dormire qui. Nel nulla più assoluto ma di fronte ad una vera spiaggia attrezzata con ombrelloni di paglia e lettini. Ci spiegano che tutto viene portato via fiume. Non ci sono strade via montagna e si impiegherebbero otto ore a piedi per arrivare in paese. Anche i materiali di costruzione sono arrivati così, due anni fa quando è nato questo posto.

Mangiamo una zuppa di verdura,trote, pollo e maiale alla griglia, feta ed olive, delle ottime patate e frutta fresca.

Uno dei posti più belli che io abbia mai visto!

Ci dispiace andare via. Al ritorno l’acqua si era ritirata ancora di più e tutti abbiamo aiutato i ragazzi della GuestHouse a riportarla in acqua. Sorrisi, abbracci e moltissimi ringraziamenti.

Ospitalità, quella vera, alla quale non siamo abituati ma che avremmo incontrato molte altre volte durante questo viaggio!

Leggi anche

Per non perdere i nostri articoli seguiteci su Google News e sulla nostra pagina Facebook
Exit mobile version