Kepi i Rodonit, pronto il progetto di restauro del castello di Scanderbeg

Il piano, approvato dal consiglio nazionale delle restaurazioni, prevede interventi di conservazione e restauro degli elementi costruttivi del monumento.

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‘Kepi i Rodonit’ si trova a meno di un’ora in macchina da Tirana ed è il posto in cui ogni visitatore può trovare un mix perfetto di storia, natura e mare. 

Nella parte nord-est della zona c’è uno dei siti più importanti del patrimonio culturale di ‘Kepi i Rodinit’, il castello di Scanderbeg che ben presto verrà restaurato.

L’istituto dei monumenti culturali, infatti, ha redatto il progetto “Interventi di Restauro nel castello di Scanderbeg” a ‘Kepi i Rodonit’. Il piano, approvato dal consiglio nazionale delle restaurazioni, prevede interventi di conservazione e restauro degli elementi costruttivi del monumento.

Il castello di Scanderbeg

La fortezza risale al XV secolo quando Giorgio Castriota Scanderbeg decise – dopo la vittoriosa prima battaglia di Kruje – di aumentare le fortificazioni per far fronte agli attacchi dell’impero ottomano. Scelse il promontorio di Rodon e i lavori iniziarono nel 1450.

Le mura del castello, che fu completato due anni più tardi, avevano una lunghezza di circa 400 metri e un’altezza di circa 100 metri. Durante l’assedio di Kruje del 1466 ad opera del sultano Maometto II, Scanderbeg si ritirò proprio nella fortezza di ‘Kepi i Rodonit’ da dove, assieme alla sua famiglia e ad altra gente proveniente dal paese, fu trasportato a Brindisi.

Il castello fu distrutto l’anno seguente dalle forze ottomane per poi essere ricostruito nel 1500 dalla Repubblica di Venezia. Oggi, a causa dell’azione corrosiva del mare, i visitatori possono vedere i muri esterni del lato destro e la sua torre.

Nei pressi del castello sono presenti anche le rovine della chiesa di Sant’Antonio che per via dei pregi monumentali, della sua esistenza in uno dei più famosi periodi della storia dell’Albania, nonché per via della posizione geografica e del seducente paesaggio, è una delle mete più visitate dai turisti e dai locali.

La chiesa e le zone adiacenti si considerano luoghi sacri ed il 13 Giugno di ogni anno la Chiesa diviene una meta di pellegrinaggio e di festa, dove oltre a migliaia di abitanti del luogo e delle zone intorno vi giungono anche altri turisti e visitatori.

 

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