L’eroe silenzioso che ha pulito volontariamente il museo nazionale di Scanderbeg

Kastriot Shkreta, di sua spontanea volontà e senza chiedere nulla in cambio, ha deciso di pulire l'edifico e l'ambiente esterno del museo nazionale dedicato a Scanderbeg.

Museo Nazionale Di Scanderbeg Kruje Albania

Museo nazionale dell'eroe albanese Scanderbeg a Krujë, Albania

Kastriot Shkreta è un eroe silenzioso, il quale senza chiedere nulla in cambio e senza clamore, di sua spontanea volontà ha intrapreso l’iniziativa di pulire l’intero edificio e l’ambiente esterno del museo nazionale Giorgio Castriota Scanderbeg a Krujë (Croia). 

Kastrio Shkreta è una persona semplice, che da anni lavora in Italia occupandosi di svariate tipologie di pulizia. Un giorno si è svegliato con il pensiero e la voglia di pulire volontariamente il museo dell’identità e dell’orgoglio albanese. Dopo averlo promesso circa due mesi fa, è arrivato anche il giorno in cui il tutto si è concretizzato.

Il tutto è stato preparato da lui personalmente, dai mezzi ai prodotti di pulizia, in modo da poter pulire l’intero ambiente esterno del museo. Il cambiamento prima e post pulizia è netto: le scale di pietra, le panchine e le mura del museo ora risplendono. Per il suo gesto, Kastriot Shkreta è stato apprezzato da tutto il paese.

Le sue parole

Vengo da villaggio Derven di Kruje. Sono emigrato in Italia nel 1983, dove mi occupo della pulizia chimica di opere importanti e particolari. Venendo al castello di Kruje sono rimasto colpito sia dal museo interno che dall’ambiente esterno, anche se tra me e me pensavo che all’esterno mancasse un tocco finale.

Ad esempio le scale, che sono il biglietto da visita per tutti i turisti che vengono a visitare il castello. Da questo, mi è nata l’idea di venire a pulire volontariamente quella zona. Il direttore del museo e i suoi collaboratori ovviamente hanno accettato la mia iniziativa. Per me è stato un grande piacere.

Un gesto piccolo ma fatto con tutto il cuore.” – afferma Kastriot Shkreta.

Come dice lui stesso, i gesti né si comprano e né si vendono. Vanno apprezzati, soprattutto quando da essi – come in questo caso – ne trae beneficio l’intera comunità.

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