L’isola di Sazan, da base navale a nuova meta turistica

In passato è stato un'importante base navale oltre ad essere uno dei fronti più difficili per l'esercito albanese; ora, invece, l'isola di Sazan (Saseno) è diventata una delle tante attrazioni turistiche d'Albania.

Isola di Sazan (Saseno), foto di Fation Plaku

Isola di Sazan (Saseno), foto di Fation Plaku

Con alle spalle una storia enigmatica, Saseno (Sazani) è l’unica isola ‘selvaggia’ del lungomare albanese. Una bellezza impareggiabile della nostra ‘natura acquatica’, che continua a rimanere in un contesto misterioso.

L’isola di Saseno è citata nella storia come una delle fortezze più adatte per difendere la città di Valona e le coste circostanti. Oggi, la situazione è del tutto cambiata perché l’Albania è membra della NATO e quindi Saseno potrebbe ben presto diventare una delle attrazioni turistiche più interessanti del Mediterraneo.

Il nome dell’isola Saseno appare fin dall’antichità, a partire dal VI secolo A.C. quando viene citata con il nome ‘Sason’; durante il medioevo, poi, l’isola passò sotto il possesso dei veneziani mentre durante le guerre dei Balcani, la Grecia conquistò l’isola.

Il paese poi fu costretto ad abbandonare l’isola a seguito delle decisioni della conferenza di Londra del 1913. Durante la prima guerra mondiale è la volta dell’Italia, la quale gestì sotto il suo controllo l’isola fino al 1943 quando l’Albania fu conquistata dai nazisti tedeschi.

Il 21 Ottobre 1944 l’isola fu liberata e da quel momento è diventata parte del patrimonio e della sovranità dello stato albanese.

Durante il periodo della Guerra Fredda, Saseno – assieme alla base militare navale di Pasha Liman a Oriku – divenne uno dei luoghi chiave per l’esercito rosso sovietico e albanese nel Mediterraneo. Dai tempi di Giulio Cesare fino alla seconda guerra mondiale, le coste adiacenti al Golfo di Valona sono state terreni di numerose battaglie, fatto testimoniate dai numerosi relitti ritrovati nelle acque dell’area.

Una parte dei relitti – come anfore e altri oggetti – è stata recuperata dagli archeologi albanesi ed è stata esposta nel museo di storia nazionale e in quello archeologico di Durazzo. Durante la Guerra Fredda, l’isola di Saseno si è prestata a base militare navale in cui erano posizionate principalmente le artiglierie navali.

All’epoca, l’isola era abitata da circa 10.000 persone le quali erano principalmente familiari degli ufficiali che prestavano servizio nell’isola. L’isola di Saseno – assieme al golfo di Valona – ai tempi era considerata come il fronte militare più difficile per l’esercito albanese, e per questo motivo, tutti coloro che prestavano servizio lì godevano di un trattamento differente da parte del governo dell’epoca.

La superficie dell’isola è di 5.7 chilometri-quadrati che si sviluppano all’ingresso del golfo di Valona. La sua lunghezza è di 4.8 chilometri mentre raggiunge una larghezza massima di 2 chilometri. La costa dell’isola è un po’ frastagliata. Sul lato occidentale si forma il golfo di Xhehenemi, una piccola ma profonda insenatura. Sulla costa orientale, invece, si forma il golfo di Shenkoll dove fu costruito anche il porto navale-militare dell’isola, nel cui sud è presente il golfo di ‘Japrak’.

Proprio qui si trova anche la spiaggia ‘Admiral’. L’isola è composta da due colline rocciose che raggiungono un’altezza massima di 342 metri. L’innalzamento di questo rilievo direttamente dal mare, crea l’impressione di un’altezza molto più grande. L’altitudine dell’isola viene man mano abbassandosi quando si va verso il centro. Le sue due valli, quella di Xhehenem e di Shenkoll, dividono l’isola in due parti: quella settentrionale, che è la più alta con 342 metri, e quella meridionale con 331 metri.

La periferia dell’isola ha spiagge bellissime che fino ad oggi non sono state utilizzate. E infatti, dando un’occhiata alle coste di quest’isola, la bellezze delle spiagge, delle grotte e, più in generale, della sua storia, ti meraviglia.

Le grotte sottomarine come quelle di Haxhia Alia o come quelle del golfo del diavolo, ma anche tante altre, sono le più grandi che si possono trovare nel Mediterraneo. Oggi rappresentano una vera sfida per gli appassionati di immersioni e un’attrazione speciale per gli sport subacquei.

L’isola di Saseno recentemente è diventata un’attrazione per turisti e visitatori da tutta Europa. Per questo motivo, rappresenta una grande opportunità per il settore turistico albanese.

Per non perdere i nostri articoli seguiteci su Google News e sulla nostra pagina Facebook
Exit mobile version