Fier, la città all’incrocio tra il nord e il sud d’Albania

Fier, Albania

Fier

Fier è una città e un comune dell’omonimo distretto nel sud-est dell’Albania. La popolazione, al censimento del 2011, era di 85.845 abitanti.

Geograficamente si trova nel centro del paese ed è circondato da colline. La città si trova a circa 16 km a est del Mar Adriatico e a 100 km da Tirana.

La storia di Fier è legata a quella dei giacimenti di petrolio e gas nelle vicinanze. La presenza di bitume e fughe di gas naturale nell’area fu registrata già nel I secolo d.c. Dioscoride , in Materia Medica, descrive infatti grumi di bitume nell’adiacente fiume Seman e il campo concentrato sulle rive del fiume Voiussa (Vjosa).

La cattedrale di San Giorgio

Nel XIV e XV secolo la sua posizione geografica fu utilizzata dai commercianti veneziani come mercato per acquistare prodotti agricoli dalle pianure di Myzeqeja.

L’insediamento prese lo status di città nel 1864 quando Kahraman Pasha Vrioni, il governatore locale, chiese ad alcuni architetti francesi di progettare una città futura che avesse la funzione di centro artigianale e commerciale.

Durante il biennio 1864-1865 fu costruito un mercato per 122 mercanti lungo il fiume Gjanica. I primi abitanti della città furono i servitori di Kahraman Pasha Vrioni che vivevano nella zona dall’inizio del XVIII secolo.

Apollonia

A dodici chilometri da Fier si trova Apollonia, uno dei due più importanti insediamenti coloniali illirici nell’attuale Albania. Fu fondata nel 600 A.C. su una collina vicina al mare e vicino a quello che allora era il decorso del fiume Vjose, dai coloni di Corfù e Corinto.

All’epoca, prima dei cambiamenti nella formazione dei terreni e della costa adriatica causati da un terremoto nel III secolo d.c, il porto di Apollonia poteva ospitare fino a 100 navi. Si ritiene che il sito si trovi sul confine meridionale di un insediamento illirico, menzionato in Periplo, un resoconto di un marinaio scritto a metà del IV secolo a.c da un poeta greco.

L’insediamento era vicino al territorio occupato dalle tribù illiriche e vicino alla tribù dei Chaoniani.

Leggi anche

Scavi e monumenti ad Apollonia

I primi tentativi di condurre scavi furono effettuati durante la prima guerra mondiale, da archeologi austriaci che dissotterrarono ed esplorarono principalmente le mura che circondavano la città.

Scavi sistematici iniziarono nel 1824 da una missione archeologica francese diretta da Leon Rey , che portò alla luce un complesso di monumenti al centro della città.

Molti scavi sono stati fatti dagli archeologi albanesi negli ultimi 40 anni. Molti oggetti ritrovati sono esposti nel museo che in passato era il monastero di Santa Maria.

Il monumento di Agonothetes

Questo monumento decorava il centro della città. La struttura aveva la forma di un semicerchio e serviva come luogo di riunione per il consiglio cittadino: il Bule.

La parte anteriore della struttura è stata decorata in modo speciale: ci sono 6 pilastri coronati in stile corinzio. Un’iscrizione risalente alla metà del II secolo d.c dice che l’edificio fu costruito da ufficiali di alto rango della città.

Il giorno dell’inaugurazione, è stato allestito uno spettacolo in città con la partecipazione di 25 coppie di gladiatori.

Sul lato occidentale, i turisti possono vedere le rovine del piccolo tempio di Artemide (Diana). Sul lato orientale c’è una strada che passa sotto un arco trionfale. Sul lato opposto del monumento degli Agonothetes, c’è un colonnato decorato con statue di marmo

La biblioteca e l’Odeon

La biblioteca sorge dietro il colonnato del monumeto. Di fronte, invece, sorge un Odeon o ‘piccolo teatro’ che poteva contenere 200 spettatori. L’edificio aveva un palco e un’orchestra. Lì facevano spettacoli musicali e tenevano discussioni oratorie e filosofiche.

La casa con mosaici

A pochi metri di distanza è stata scavata una ricca dimora apoloniana del III secolo d.c: i mosaici sono di tutti i tipi. Ci sono mosaici in cui i principali motivi decorativi sono semplici figure geometriche, altri hanno figure mitologiche ornamentali come cavallucci marini, accompagnati da Nereidi ed Eroti.

Uno dei mosaici rappresenta una scena in cui Archiles tiene tra le braccia la ferita Pentesilea, la bellissima regina degli amazzoni.

La Fontana

Rappresenta di per sè una struttura complessa; aveva un muro che raccoglieva tutte le acque che provenivano dalla terra e da altri quattro acquedotti.

Il museo di Apollonia

Il museo di Apollonia ha 7 padiglioni, una galleria e due portici. Qui sono esposti diversi oggetti che testimoniano la storia della città di Apollonia.

Il monastero di Ardenica

La chiesa di Santa Maria presso il monastero di Ardenica è la parte più importante del monastero. E’ situata tra il museo e il refettorio. La chiesa è di stile bizantino. Gli interni della chiesa erano stati dipinti una volta, ma oggi sono rimasti soltanto pochissimi frammenti di dipinti. Il refettorio del monastero fu costruito contemporaneamente alla chiesa.

Leggi anche

Per non perdere i nostri articoli seguiteci su Google News e sulla nostra pagina Facebook
Exit mobile version