TV, Rai3: “EstOvest”, Albania piace sempre di più

Estovest Albania Piace Sempre 2018

La rubrica settimanale Estovest della RAI è tornata a parlare di Albania: dopo aver affrontato varie tematiche, come i pensionati italiani che si sono trasferiti in Albania e gli impresari italiani che hanno cercato fortuna nel paese delle aquile, questa volta ‘Estovet’ ha affrontato il tema del turismo in Albania, un settore con grande potenzialità per il futuro del paese.

Estovest: il turismo in Albania, un settore in rapida crescita

Incide per il 13% sul PIL del paese, il turismo è un settore strategico per l’economia dell’Albania che ha stilato un documento con gli obiettivi da raggiungere entro il 2020: tra le priorità ci sono il potenziamento dell’offerta culturale con la realizzazione di nuovi musei e nuovi itinerari storico-artistici, l’ammodernamento delle infrastrutture – in particolare trasporti, rete elettrica e impianti di depurazione delle acque –  l’innalzamento dell’offerta alberghiera puntando su resort di lusso con piscine, palestre e centri benessere e sul recupero dell’architettura locale nei piccoli centri.

Secondo i dati dell’Instat, elaborati da ICE Tirana, sono 5.117.700 i cittadini stranieri entrati in Albania nel 2017, di cui 363.344 provenienti dall’Italia il +36,6% rispetto al 2016.

Si stima che quasi la metà delle persone che entrano nel paese lo facciano per turismo; il trend in crescita è confermato dai dati dei primi mesi del 2018: complessivamente si contano 422.869 ingressi, il 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di questi 55.663 sono italiani, aumentati del 12,2% rispetto allo stesso periodo del 2017.

La maggior parte dei visitatori vengono da Kosovo, Macedonia e Polonia ma sono in aumento anche gli occidentali. Per differenziare l’offerta turistica, il ministero della cultura è impegnato in un attento programma di valorizzazione del patrimonio storico e artistico già esistente.

In una posizione geografica strategica l’Albania è la porta d’ingresso del corridoio otto, che attraverso i porti di Durazzo e Valona consente il transito di persone e merci tra Europa occidentale ed orientale.

L’Italia resta il primo partner commerciale e l’italiano la prima lingua straniera conosciuta, le oltre 600 piccole e medie imprese italiane già attive sul territorio investono principalmente in agricoltura, abbigliamento, energia, edilizia e cemento.

Per effetto dei programmi del governo e grazie alle potenzialità di un ambiente non ancora del tutto trasformato dalla speculazione edilizia, si prevede un aumento delle richieste di concessioni per la costruzione di resort soprattutto sulla costa meridionale, molte le imprese italiane già coinvolte.

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