Albania, 10 cose da sapere sul Paese delle Aquile

Albania, 10 cose da sapere sul Paese delle Aquile. L’Albania è un piccolo paese di quelli che ancora vengono un po’ snobbati dal turismo

Bunker Albania

Albania, 10 cose da sapere sul Paese delle Aquile. E’ un piccolo paese di quelli che ancora vengono un po’ snobbati dal turismo e sul quale ci sono ancora purtroppo molti pregiudizi. Quest’anno le cose sembrano aver preso una piega diversa (nel senso positivo). 

Ma per chi non conosce o conosce poco l’Albania abbiamo preparato una lista che aggiorneremo di volta in volta

Albania, 10 cose da sapere sul Paese delle Aquile

Albania

Innanzitutto, gli albanesi non chiamano la loro terra Albania, bensì nella lingua madre Shqipëria (tradotta letteralmente Paese delle Aquile)

Aquila Bicipite, Tiranë

Più albanesi vivono al di fuori del paese che in Patria

La diaspora albanese è vasta e si estende dai suoi vicini, come Kosovo, Macedonia, Montenegro, Grecia ad altre nazioni come gli Stati Uniti e il Canada, tanto che si ritiene che il numero di albanesi che vivono al di fuori dell’Albania sia maggiore della popolazione del paese di quasi 3 milioni.

Centinaia di migliaia emigrarono dopo il crollo del regime comunista nel 1991 e la conseguente crisi economica. L’Italia ha una minoranza storica albanese conosciuta con il nome di arbëreshë.

La Vallja è una danza popolare di origine arbëreshe, che si esegue cantando un’antica canzone cadenzata. Il martedì di Pasqua nei paesi di origine arbëreshe, gruppi di donne, vestiti con abiti tradizionali, si muovono a ritmo di questa danza, che è molto più che un ballo folkloristico, ma una vera e propria rivendicazione delle proprie origini, usi e costumi.

L’Albania fu il primo paese al mondo a dichiararsi ateo. Lo fece nel 1967

Nel 1967 l’Albania si dichiarò il primo Stato ateo al mondo e tale affermazione fu riportata nella Costituzione del 1976.

Infatti, nell’articolo riguardante la religione si leggeva: «Lo Stato non riconosce alcuna religione e appoggia e svolge la propaganda ateista al fine di radicare negli uomini la concezione materialistico-scientifica del mondo». Inoltre, il codice penale del 1977 stabilì pene dai 3 ai 10 anni per «propaganda religiosa e produzione, distribuzione e conservazione di letteratura religiosa».

Bandiera della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1946 al 1991

Madre Teresa, Eliza Dushku, Ermal Meta e il creatore del Viagra sono di origine albanese

Madre Teresa

Anche se nata nell’Impero ottomano e oggi capitale della Macedonia, Skopje, era albanese. Ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 1979 per il suo lavoro nell’aiutare i poveri di Calcutta, in India. Il 4 settembre 2016 diventa Santa (qui un articolo dedicato ).

Ermal Meta

Nato in Albania, all’età di 13 anni si è trasferito con la madre, il fratello e la sorella a Bari. Nel 2007 Meta ha fondato il suo gruppo La Fame di Camilla. Ha partecipato al Festival di Sanremo 2017 con Vietato morire dove si è classificato al terzo posto, vincendo inoltre il Premio della Critica “Mia Martini”. A due settimane dalla manifestazione sanremese, Vietato morire è salito al primo posto degli album più venduti in Italia. Leggi anche “A spasso con Ermal Meta, rivelazione di Sanremo

Ovviamente non possiamo dimentichiare Dua Lipa /Bebe Rexha /Rita Ora e i Fratelli Belushi.

Albania era un paese comunista

Dietro la cortina di ferro, l’Albania non faceva parte dell’Unione Sovietica, né la Jugoslavia conosciuta da Tito, così era in un certo senso uno stato comunista autonomo nella seconda metà del XXI secolo.

La Repubblica popolare d’Albania è diventata nel 1976 la Repubblica socialista popolare d’Albania. Il dittatore Enver Hoxha ha rotto i legami con l’URSS, si è ritirato dal Patto di Varsavia e ha cessato i rapporti con la Repubblica popolare cinese. Ed ovviamente era continuamente ostile alla vicina Jugoslavia.

In Albania esistono, sparsi sul territorio, 170mila bunker

L’Albania custodisce un segreto che ha la forma e il nome di 170mila bunker realizzati su tutto il territorio durante la Guerra Fredda. Si tratta di migliaia di strutture in cemento nate dalla mente e dalla paura dell’ex dittatore comunista Enver Hoxha, che ha governato il paese dal 1944 al 1985.

Hoxha si sentiva accerchiato e, preda delle sue paranoie, temeva che le potenze straniere avrebbero presto invaso il paese. Per questo realizzò un bunker ogni 4 cittadini, per un totale di 170mila strutture che esistono ancora oggi.

Arrivando in Albania si possono vedere ovunque: nei campi, sulle spiagge e nelle strade. Molti sono stati ristrutturati e riconvertiti: alcuni sono diventati dei locali, altre case in affitto molto stravaganti, altri ancora in rifugi per animali.

Indro Montanelli era un fan

Il più grande giornalista italiano del Novecento ha visitato l’Albania nel 1939 quando era inviato di guerra in giro per l’Europa. Da questi articoli che venivano pubblicati sul “Corriere della Sera” nasce un libro “Albania, una e mille”. Nella biografia del giornalista si acenna ad un’altra pubblicazione, “Vecchia, nuova Albania”, (“Garzanti”,Milano 1939), tutt’ora introvabile in nessuno biblioteca e neanche nel catalogo Garzanti. Per di più leggi qui .

Ha un sacco di fiori

Anche se piccola, l’Albania ha più di 3.250 specie di piante, che rappresentano il 30% di tutta la flora in Europa. I migliori luoghi per vedere i colori del paese sono i suoi parchi nazionali, che sono 15 in tutto. Llogara è il migliore per la flora e la fauna, mentre il Butrint, un patrimonio mondiale dell’UNESCO, offre siti archeologici che risalgono dai tempi dei Romani.

E’ la patria di una delle città più belle d’Europa

Berat

La città dalle finestre sovrapposte” (in albanese: Qyteti i një mbi një dritareve) definita dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, comprende attualmente, oltre alla periferia moderna e disordinata, tre nuclei storici: Kalà, Mangalem e Gorice.

“Qyteti i një mbi një dritareve”, “La città dalle finestre sovrapposte”, confuso spesso come definizione per “Qyteti i një mijë dritareve”. Quest’ultimo si traduce: “La città dalle mille finestre”.

Mangalem

Si trova sulle rive del fiume Osum ed è costruita in pietra bianca e attraversati da strettissimi viottoli lastricati. A febbraio del 2017 Berat fu classificata come uno dei luoghi più belli d’Europa, secondo, un sondaggio del Associazione turistica giapponese (JATA).

Mangalem, Berat

“Besa”, un qualcosa di simile al credo, fiducia o fede

Nelle zone montane dell’Albania esiste un códice di leggi (‘Kanun’) che stabilisce, fin dal XV secolo, come dovrebbe essere il comportamento di un cittadino (l’ospitalità e l’onore sono i suoi due pilari fondamentali). BBC nel 2016 le dedico un articolo nella sezione Travel che potete leggere in italiano qui sotto il titolo “Cosa ci può insegnare l’Albania sull’ospitalità

La Rakia, una bevanda tipica tradizionale dei Balcani

Esiste una tradizione molto forte nei paesi balcanici di distillare questo superalcolico in casa. In Albania è solitamente accompagnata ad’un pasto detto meze.

Il giorno più importante dell’anno è la vigilia di Capodanno

Anche se sei un musulmano, un cristiano o un ateo il Natale/Barjam non ci si prepara nel modo in cui si fa per il “Viti i Ri”.

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